Comune di Verona

Il Comune di Verona è un’autorità pubblica municipale, con circa 2.500 lavoratori. Le aree principali sono: demografia, risorse umane, risorse economiche, opere e propeità pubbliche , servizi sociali ed educativi, gestione territoriale, cultura, informatica, statistica. Il Servizio Cultura per le Pari Opportunità è uno dei numerosi servizi che costituiscono il Dipartimento di Servizi Sociali. Le sue funzioni è di fornire servizi,  mezzi e opportunità di riflessione nei seguenti settori:

  •     questioni di genere,  servizi e progetti per le donne;
  •     incoraggiare l’integrazione interculturale, soprattutto facilitando la scolarizzazione dei minori stranieri e delle donne migranti (pedagogia multiculturale, insegnamento dell’italiano L2, spazi per riunioni e scambi)
  •    offrire pari opportunità e diritti (facilitando l’accesso alla rete dei servizi pubblici, incoraggiando programmi pratici di scambio).

Gli attori chiave del progetto CAPEvFAIR sono il Centro Interculturale delle donne «Casa di Ramia» e l’unità che opera sul campo con le donne vittime del traffico, coordinate dalla Cooperativa Azalea.

Il Comune di Verona gestisce un Centro Multiculturale per le donne nativi e migranti (Casa di Ramia) coinvolte nel prevenire la violenza contro le donne e sviluppare relazioni tra donne migranti e servizi pubblici. I professionisti coinvolti nella Casa di Ramia sono un’assistente sociale e alcune mediatrici interculturali.

Dal 2001 gestisce un progetto sul traffico delle donne (prostituzione forzata) e lo sfruttamento del lavoro.

Ha anche creato un Centro di Antiviolenza (Petra) per le donne vittime di violenza.

Unità di strada della Cooperative Azalea

Siamo l’èquipe dell’Unità di Strada per vittime di tratta e prostituzione della cooperativa Azalea, che ormai da 10 anni è attiva in quest’ambito. Attualmente siamo 2 psicologhe, 2 educatori, un operatore sociosanitario, una mediatrice linguistico culturale e un’infermiera. Ci occupiamo di fare prevenzione e ridurre il rischio di malattie infettive per i sex workers e i loro clienti, di fornire sostegno, ascolto e supporto a coloro che si prostituiscono in strada.

Le persone che incontriamo sono principalmente donne, provenienti dalla Nigeria e dall’Est Europa. Sono giovani, talvolta anche minorenni e spesso vittime delle organizzazioni che gestiscono la tratta degli esseri umani. Quando possibile facciamo da primo contatto per coloro che chiedono di entrare nei programmi di protezione sociale, essendo in rete con il Numero Verde Nazionale Antitratta.

Contatti

Elena Migliavacca: elena.migliavacca@comune.verona.it

http://portale.comune.verona.it/nqcontent.cfm?a_id=2081

The “Casa di Ramia” team

Elena Migliavacca (1961),diplomata assistente sociale con una tesi nell’ambito della ricerca-intervento, ha lavorato 3 anni a Managua nel reinserimento sociale di donne prostitute. Ha coordinato per 5 anni la coop CODESS  gestendo servizi socio-assistenziali con un organico di 150 operatori. E’ stata per 10 anni Assistente sociale per la tutela minorile nel Comune di Verona, promuovendo il centro educativo Le fate e fondando con altre l’ass. Ishtar (donne e intercultura) . Si laurea in filosofia con 110 e lode con una tesi sul rapporto tra immaginazione e realtà. Dal 2004 è responsabile di “Casa di Ramia”. Ha creato con altre donne “La tela”, un posto per leggere insieme (1980) , ha scritto con altre “L’altra relazione” a cura di Paola Melchiorri, (1987). L’incontro con Letizia Comba all’università di Verona, le ha cambiato la vita. A  cura sua, abbiamo pubblicato la collettanea “La materia dell’anima”(2000).

Elena Migliavacca

graduate social worker with a degree in intervention-research

mediatrice culturale (lingua Edo)

È una scrittrice, un poeta e un’attrice. Anima gli spazi di incontro di Casa di Ramia; le sue storie sono diventate “storie maestre” e strumenti di formazione per i professionisti socio-sanitari a Verona. Collabora con la Cooperativa Azalea nell’unità di strada e con Rosanna Cima nella formazione di operatori sanitari.

Sandra Faith Erhabor

cultural mediator (Edo language)